Regione NUTS-3 Varese (Italia)
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Laveno Mombello, Lago Maggiore (©Immagini tratte dall'archivio fotografico della Provincia di Varese) Mentre la zona settentrionale è dominata dalle Prealpi e dalle sue splendide valli (Val Veddasca / Val Travaglia / Val Cuvia ecc..), la zona centrale della provincia si presenta ricca di laghi e colline, mentre a sud l'inizio della grande pianura padana dà vita ad una zona fertile e pianeggiante. Data la sua conformazione topografica così varia, nella zona sono presenti diverse regioni climatiche: le precipitazioni medie annue variano da sud a nord tra i 1000 e i 2000mm e le temperature sono miti in prossimità dei laghi e gelide nelle zone montagnose più alte. La pianura padana è nota per i suoi sbalzi climatici tra estate e inverno e durante, quest'ultimo, per l'incessante fenomeno di banchi di nebbia. Ugualmente varia si presenta la vegetazione, da sub-mediterranea a sub-alpina. Gli abitanti della zona descrivono la loro provincia come "un fazzoletto verde punteggiato d'azzurro", ovvero una distesa di verdi prati e boschi macchiata da dozzine di azzurri specchi d'acqua.
I primi insediamenti si stabilirono in questo fazzoletto di terra intorno al 5000 a.C., ma la zona acquistò rilevanza soltanto durante il periodo gallico, vista la sua importanza come luogo di transito, dando origine poi alla città di Varese. Sorgendo proprio sulla via commerciale tra Milano e l'odierna Svizzera, divenne un vero mercato nel 1068, menzionato per la prima volta in fonti scritte. Dopo essere stata vittima di razzie e devastazioni dai vicini comaschi, finalmente riuscì a far fiorire l'attività commerciale intorno al XIII sec. Nel 1237 i Varesini combatterono al fianco dei Romani contro l'Imperatore Federico Barbarossa, dando gradatamente vita ai primi comuni autonomi, fenomeno che conobbe il suo momento di arresto intorno al 1766, quando l'Imperatrice Maria Teresa d'Austria ricevette la terra in dono come feudo, tramutando la città in una corte dedita a sfarzosi ricevimenti, parate e battute di caccia. Fu Napoleone a promuovere definitivamente Varese a capoluogo del dipartimento di Verbano, facendole ottenere nel 1816 il rango di città regia austriaca. L'unificazione d'Italia nel 1861 e la realizzazione della prima tratta ferrata in direzione Milano, nel 1865, inaugurarono lo splendore economico della città, facilitando la realizzazione e la crescita di industrie di cartiere, carrozzerie, concerie, calzaturifici, cotonifici, setifici, tessiture e delle ceramiche. Varese divenne Provincia a seguito di una decisione di Mussolini nel 1927.
Centro Storico di Varese e Corso Matteotti (©Immagini tratte dall'archivio fotografico della Provincia di Varese) Il turismo gioca un ruolo centrale nella regione, sebbene possa sembrare limitato, se paragonato a quello presente nell'area alpina. In linea con la varietà del paesaggio, vi sono numerosissime possibilità per gli sportivi: passeggiate, arrampicate, golf, equitazione, tennis, nuoto e sui laghi vela e windsurf. Le poco rilevanti stazioni sciistiche e di fondo restano purtroppo in secondo piano, lasciando maggiori possibilità allo sci d'acqua estivo. Gli amanti della natura possono senza dubbio godere della vasta offerta da parte della "verde provincia" e dei suoi parchi, ancora oggi intatti dal punto di vista ecologico e naturale. Alle riserve più famose appartengono i parchi Alto Milanese, Campo dei Fiori, Valle del Ticino, Pineta di Appiano Gentile o San Giacomo. Gli amanti della cultura possono godere di testimonianze di diverse epoche storiche, dal monumentale complesso di Arsago Seprio risalente all'epoca romana, ai monasteri medioevali e alle abazie, allo splendido borgo tardo gotico di Castiglione Olona. Il Sacro Monte di Varese fa parte del patrimonio mondiale dell'Unesco, sulla cui Via Sacra si trovano allineate 14 cappelle del XVI sec., tutte votate al Santissimo Rosario. Anche la città di Varese, capoluogo di Provincia, offre diverse attrazioni tra cui la chiesa romanica battesimale del XII sec., il Castello di Magagno (XV sec.) o la Basilica di San Vittore (XVI sec.). I turisti possono dilettarsi con lo shopping, dato che nella zona è fiorente l'industria calzaturiera. I punti forti della realtà culinaria regionale sono i vini di Angera, il miele di Laveno Mombello, il formaggio di Luino, gli asparagi di Cantello, le patate di Uboldo, il liquore di mandorle di Gallarate, il gorgonzola di Varese e naturalmente il pesce del Lago Maggiore. Varese, con i suoi 703 ab./km2 (!) è una delle città con maggior densità di popolazione tra le province italiane, pur conservando uno dei più bei paesaggi del paese. | |||||||||||||||||||