Regione NUTS-3 Cuneo (Italia)
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La provincia di Cuneo è una delle più estese d'Italia (è detta per questo provincia granda) e dà origine al più lungo fiume italiano, il Po (650 km). Confina a nord con la più importante provincia di Torino, a est con la provincia di Asti, a sud con le province liguri di Imperia e Savona e a ovest con il territorio francese delle Alpi Marittime e delle Alpi dell'Alta Provenza. Circa il 23% di questa provincia è distribuito nella Pianura Padana, i territori collinari (tra cui Monferrato e le Langhe) si estendono per circa il 27% della superficie, e le zone montagnose delle Alpi Cozie, le Alpi Marittime e le Alpi Liguri occupano il restante circa il 50% dell'intero territorio. Tra le numerosi valli si annoverano le Valli del Po, Varaita, Maira, Grana, Stura di Demonte, Gesso, Vermenagna, Pesio e Tanaro, con il fiume omonimo e le famosissime Valli Monregalesi. Sul versante orografico destro della Valle del Po si staglia la vetta più alta di tutta la provincia, la piramide del Monviso (3.841m), sebbene la Regione possa vantare altre numerose cime che superano i tremila metri, lungo il confine nazionale con la Francia, tra il Monviso, il Colle di Maddalena e il Colle di Tenda. La forma arcuata delle montagne fa da schermo alle correnti miti provenienti dal vicino mare, rendendo il clima piuttosto continentale. La varietà dei fattori morfologici e altimetrici provoca una certa diversificazione dal punto di vista climatico, che si manifesta in escursioni termiche, tempi di soleggiamento e sistema dei venti. Questo contribuisce a spiegare anche l'incredibile varietà della vegetazione: sulle montagne più a sud, dove è evidente la vicinanza del mare, ad una altezza insolita proliferano piante mediterranee come la ginestra o la lavanda; da questa zona, sino a raggiungere altitudini più elevate, si sviluppano inoltre specie vegetali tipicamente alpine. La varietà dei rilievi, creando idonee condizioni microclimatiche, favorisce la diffusione della flora endemica. Grande rilievo riveste il Parco naturale delle Alpi Marittime che, per circa 100.000 ettari, si fonde con il Parc National du Mercantour (cfr. Alpi Marittime), e che rappresenta uno dei più grandi parchi nazionali italiani. Tra i ghiacciai più meridionali delle Alpi si annida una flora estremamente ricca (circa 2.600 specie) e anche la fauna non è da meno: si contano circa 4500 esemplari di camosci, 500 stambecchi, innumerevoli sono cinghiali, ermellini, mufloni, marmotte ecc.. e ultimamente sono ricomparsi anche i lupi a popolare il parco. Nei cieli volteggiano l'aquila reale, la poiana, il picchio rosso maggiore, l'airone cenerino, il gallo forcello, la civetta, ecc.. La data di nascita della città di Cuneo risale al 1198 d.C., quando i sudditi, per ribellarsi alle continue vessazioni dei feudatari, fuggirono dai territori circostanti e si rifugiarono in questo luogo (pizzo di cuneo) ove fondarono una proprio comune. Era un periodo di numerosi conflitti e il territorio finì ben presto sotto il potere di Milano, passando in seguito sotto i Saluzzo, gli Angiò, i Visconti, fino a che la città, per sua scelta, nel 1382, legò le sue sorti a quelle di Casa Savoia. Tra il 1515 e il 1744 la città dovette affrontare ben sette assedi da parte degli Svizzeri e dei Francesi, durante i quali combatterono fianco a fianco uomini e donne per difendere coraggiosamente la loro terra. Nel 1796 Cuneo cadde nelle mani dei Francesi; nel 1799 iniziò l'assedio delle truppe Austro-Russe che costrinse i Francesi alla resa nel 1800. Nel 1859 la città divenne capoluogo di provincia. Negli anni tra il 1850 e il 1950 le profonde valli alpine furono interessate da massicce ondate di esodo, durante le quali la gente che versava in miseria emigrò verso gli Stati Uniti. I Cuneesi si distinsero nella lotta contro il fascismo. La città, con i suoi 83 ab./km2, (circa la metà di densità di popolazione del resto d'Italia) gode di un bassissimo tasso di disoccupazione (2,2%) e di un alto reddito pro capite annuo pari a circa 24.000€ (dati del 2004). Nella fertile regione l'agricoltura gioca un ruolo centralissimo, grazie ai suoi vigneti, alle piantagioni di pesche, mele, pere e nocciole, alla coltivazione di verdure, cereali, alla presenza di frutteti e all'allevamento di bovini. Una rilevante importanza ricopre inoltre l'industria laterizia, alimentare e dolciaria (Ferrero), l'industria metallurgica, meccanica e quella di costruzione di veicoli pesanti, come pure quella tessile e di lavorazione dei metalli e dei non metalli, che negli ultimi anni ha contribuito a creare non pochi posti i lavoro. Ciò vale in particolar modo per il settore terziario, le cui forze maggiori risiedono proprio nel commercio, manutenzione e riparazioni, industria immobiliare, informatica e ricerca, sanità e servizi sociali, istruzione, trasporti, magazzinaggio e comunicazione, settore alberghiero e ristorazione, amministrazione pubblica, difesa nazionale e previdenza sociale. Cuneo non fa parte del grosso circuito turistico delle Alpi, ma il vero viaggiatore può esplorare la regione che Legambiente non ha esitato ad annoverare, per la qualità della vita, nella top ten italiana; ciò fa sì che il visitatore venga accolto come gradito ospite e non come inviso turista di massa. Il modo più gradevole per fare conoscenza del territorio è quello di percorrere a piedi il lungo e splendido itinerario escursionistico denominato "Grande Traversata delle Alpi" che si snoda attraverso una parte della regione. Nelle diverse tappe giornaliere si possono vivere incredibili esperienze a contatto con la natura e con la cultura. i visitatori possono servirsi dei numerosi impianti di risalita che rendono accessibili le piste invernali tra i 600 e i 2700m sul livello del mare. Artesina, Frabosa Soprana, Prato Nevoso, Limone Piemonte, Argentera, Val Mala, Sampeyre, Pontechianale, Crissolo e Paesana Pian Munè sono solo alcune delle più o meno estese arene sciistiche. Da non tralasciare sono chiese, castelli e musei, come pure le terme di Valdieri, Lurisia o Vinadio, che risultano particolarmente invitanti agli amanti di storia e cultura. Per chi si reca a Cuneo, il capoluogo, si consiglia di visitare le Piazze Galimberti e Virginio con la chiesa di San Francesco, di età tardo romana (XIII sec.) e la barocca Via Roma con la sua Cattedrale (XVII sec.). Tra le specialità culinarie cuneesi vi sono la polenta (polenta con bagna infernal), la zuppa di verdure (supa mitunà), piatti a base di carne e pesce (selvaggina al civet), le verdure (bodi en balo) e piatti a base di funghi. Molto interessante risulta anche la lista dei vini DOC quali Barbera, Colline Saluzzesi, Dolcetto d'Alba, Dolcetto di Dogliani, Langhe, Nebbiolo, Piemonte, Pineronese, Roero e Verduno Pelaverga. | |||||||||||||||||||