![]() Regione NUTS-3 Osrednjeslovenska (Slovenia)
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La Slovenia Centrale (Osrednjeslovenska), nel cuore della Slovenia, si trova lungo il confine settentrionale della Regione della Convenzione Alpina, di cui entra a fa parte solo per alcuni tratti. Altrettanto ristretta è la sua zona alpina, sebbene proprio sulla vetta del Grintavec che si staglia in questa regione si raggiunge l'altezza di 2558m. Osservando la regione da nord, ci si imbatte subito nelle Alpi Steiner, in tedesco note anche come Sannthaler o Sulzbacher Alpen. Questa catena montuosa sorge al confine con la regione austriaca della Bassa Carinzia (Unterkärnten) e geologicamente fa parte dei Caravanchi (cfr. Alta Carniola/ Gorenjska). Scendendo verso sud il rilievo degrada nel bacino di Lubiana, punto di snodo nazionale tra le Alpi, il Carso e l'Adriatico. Il fiume principale, la Sava, attraversa l'intero bassopiano (Lubiana, 298m) in direzione del Mar Nero verso est, ricongiungendosi sulla via con gli immissari regionali Kamniška Bistrica, Ljubljanica (che per 40km scorre all'interno di grotte carsiche sotterranee) e Iška. Intorno ai bacini di Lubiana, contraddistinti da terreni paludosi e per questo caratterizzati da una forte biodiversità, si innalzano dai 750 ai 1200 m le mezze montagne Polhograjsko Hribovje, Bloke (cfr. Carso interno/ Notranjsko-kraska), Suha Krajina, Hribovje e Posavsko. Nonostante la sua posizione schermata, a Lubiana cadono annualmente 1400mm di pioggia (sia in estate che in inverno), precipitazioni che aumentano sensibilmente in montagna, dove anche le temperature medie annuali tipiche del clima continentale moderato (Lubiana 9,7°C) scendono considerevolmente. La nebbia, a causa degli improvvisi mutamenti atmosferici tipici dei periodi autunnali e invernali, distende le sue coltri sull'intero bacino di Lubiana complessivamente per oltre due mesi l'anno. A sud della Slovenia Centrale, la zona delle Dobrepolje è coperta da campi rigogliosi e le sue valli sono impreziosite da fitti boschi. Come già il nome del luogo lascia presagire, ci si trova qui ben lontani dalle Alpi, ma in pieno Carso, dove ormai è piuttosto rara la presenza di corsi d'acqua in superficie, sebbene i fenomeni carsici non siano già più così spettacolari come nella zona limitrofa del Carso interno. Le foreste accolgono tra i loro abitanti anche cinghiali e tassi. Per la flora e la fauna delle Alpi Steiner cfr. Alta Carniola/ Gorenjska. I primi cenni storici della paludosa Lubiana risalgono all'era delle palafitte nel 2000 a.C.; seguirono insediamenti Illirici e Veneti, mentre la fase Celtica ebbe inizio a partire dal 400 a.C.. Nel I sec. a.C. i Romani edificarono una fortificazione nei pressi dell'odierna Lubiana e nel 14 d.C. il sito prese il nome di "Emona". A seguito di invasioni slave a partire dal 600 d.C., la regione si stabilizzò sotto il dominio dei Franchi, intorno all'800 d.C.. Nel 1270 la città fu espugnata dal re Ceco Premysl Otakar II, ma nel 1276 gli Asburgo riuscirono a riconquistare il potere, dichiarando "Luwigana" capitale della provincia di Krain (slov. Kranj). Nel 1415 la città respinse gli attacchi dei Turchi, ma poco dopo fu distrutta per la prima volta da un terribile terremoto. Napoleone la dichiarò capoluogo della Provincia Illirica del Regno di Francia, tra il 1809 e il 1813. La città, che ancora nel tardo Medioevo era principalmente tedesca, nel corso del XIX sec. divenne gradatamente centro del movimento nazionale sloveno e i Tedeschi passarono in minoranza. Nel 1918 ci si dovette rassegnare al dominio di Serbi, Croati e Sloveni e l'occupazione italo-tedesca durante la II guerra mondiale fu abilmente contrastata e respinta. Nel 1945 Lubiana divenne capitale della Slovenia, all'interno della Repubblica federal-popolare Jugoslava e raggiunse l'indipendenza dello Stato e della città solamente nel 1991. Oggi la Slovenia Centrale è la regione statistica più popolosa, rappresenta il centro economico del Paese; qui il reddito pro-capite annuo è largamente al di sopra della media (16.719€, dati del 2002) e il costante aumento della popolazione raggiunge i 193ab./km2, toccando addirittura i 967ab./km2 nella città di Lubiana. Il forte slancio della città, con i suoi istituti di ricerca, centri direzionali e decisionali, con i suoi compiti amministrativi e governativi, è un fattore determinante: il 70% degli impieghi riguarda il settore terziario, il 28% il secondario e appena il 2% il settore primario (2002). Nel secondario spicca l'industria edilizia, mentre il settore dei servizi è dominato da commercio, riparazioni, attività immobiliari, noleggi e servizi per le imprese, amministrazione pubblica, difesa e assistenza sociale, istruzione, trasporti, magazzinaggio e comunicazioni, come pure di grande rilevanza sono la sanità e i servizi sociali. I salari percepiti sono i più alti del Paese, il tasso di disoccupazione (7,6% - 2002) segue quello di Goriska. La Slovenia Centrale contribuisce per un buon terzo al PIL nazionale, rendendo così la Regione più importante della Nazione, dal punto di vista economico. Fattori negativi direttamente correlati al boom economico e tecnico del capoluogo sono i forti processi di suburbanizzazione, che in unltimaanalisi provocano ingorghi nel traffico e inquinamento atmosferico (situazione dei bacini). Il capoluogo Lubiana fa la parte del leone per quello che concerne il turismo. "L'amata" (slow. ljubljiena) dà l'impressione di essere sì una piccola città, ma decisamente davvero mondana. Nonostante quell'unico fortissimo terremoto cui si è accennato poc'anzi, il cuore della città è ben conservato e il castello, il municipio, la chiesa dei Francescani e il Duomo sono altrettanto affascinanti quanto i monumenti architettonici creati da Jože Plečnik: la Biblioteca Nazionale Slovena, i Tre Ponti o il cimitero Žale. Il centro fieristico, la grande offerta di istruzione universitaria e numerose offerte di lavoro attirano moltissimi giovani e donano dinamismo alla città. Più rilassante è la vita a Kamnik: davanti a svettanti pareti alpine si staglia uno dei centri storici meglio conservati della Slovenia. Proprio lì dove confluiscono la Sava e la Sora sorge Medvode, un luogo turistico tradizionale per gli abitanti di Lubiana. Alcune attrazioni della zona sono il castello di Coricane, Sora (più volte definito il più bel paesino della Slovenia), le vecchie miniere di piombo e argento di Trnovec, le pareti rocciose per arrampicate di Smarna gora o il lago di Zbilje, con le sue numerosissime possibilità di praticare sport acquatici. Gli sciatori appassionati trovano i loro piccoli paradisi in località non molto famose, ma decisamente affascinanti e moderne. | |||||||||||||||||||