Regione NUTS-3 Liechtenstein (Liechtenstein)
|
|||||||||||||||||||
|
|
||||||||||||||||||
"Hoi - Benvenuti" nel Principato del Liechtenstein, la piccola nazione dell'Europa centrale, monarchia ereditaria costituzionale a statuto democratico-parlamentare, il sesto Stato più piccolo di tutta la Terra! Confinante con i cantoni svizzeri di San Gallo e Grigioni, e con le regioni austriache Rheintal-Bodenseegebiet e Bludenz-Bregenzer Wald, si estende dal Ruggeller Riet (430m) fin su alla Grauspitze (2599m). La zona si estende in maniera 'naturale' a cavallo tra la valle del Reno, fiume che costituisce il confine occidentale naturale dello Stato, e il gruppo montuoso del Rätikon a est, nel quale accanto alla vetta più alta già citata si ergono anche il Falkins (2562m), il Galinakopf (2198m) e il Kuegrat (2123m). Tra queste cime i ruscelli Valüner e Malbuner confluiscono nello Stäger, che scorre in direzione Vorarlberg (Austria). I geologi sono particolarmente affascinati dal contrasto esistente tra le Alpi Orientali e quelle Occidentali, poiché dalla valle del Reno si innalzano come propaggini delle cime elvetiche i monti Fläscher e Schellen, particolarmente ricchi di fossili. Il forte influsso del Föhn rende il clima mite, così che i valori medi annui di Vaduz oscillano sempre intorno agli 8,6°C. Le precipitazioni annue si attestano dai 950mm a Vaduz, fino a 1900mm sù in montagna. Nonostante la superficie territoriale sia piuttosto ristretta, la flora e la fauna appaiono particolarmente interessanti. Sul terreno alluvionale della valle del Reno sono presenti gli ultimi prati magri ricchi di specie, tra le quali spiccano meravigliose orchidee (tra le altre specie, il giglio rosso), mentre sulle sponde del fiume crescono specie (anche mediterranee) che prediligono temperature miti. Nel "Ruggeller Riet", una tra le zone umide paludose più importanti in Europa, proliferano oltre 1600 tipi di piante, delle quali circa ¼ è in pericolo di estinzione e di cui il giaggiolo siberiano rappresenta solo un esempio. Tra i numerosi esemplari della fauna si contano 82 specie di ragni, 146 specie avicole, 408 coleotteri diversi e 534 specie di farfalle! Sulle pendici della boscosa valle del Reno vivono tipici animali boschivi, in montagna si incontrano esemplari alpini, dalle marmotte all'aquila reale, ma anche salamandre alpine, e l'unico serpente velenoso del paese, il marasso. Nel 1999 il governo ha dichiarato il territorio alpino parco nazionale floristico, al fine di proteggere piante rare come la radichella del monte Triglav (o radichella di Dioscoride, cfr. Gorenjska), il dente di leone Svizzero e la Pianella della Madonna. Le alture della regione che oggi costituisce il Liechtenstein furono occupate intorno al V millennio a.C. dai Vennoni (Reti) e dai Vindelici (Celti) e a partire dal 15 a.C. la Rezia divenne provincia romana. Nel V sec. furono gli Alemanni a conquistare il potere e nell'VIII sec. la regione passò sotto il dominio dei Franchi. I Conti di Bregenz furono gli ultimi e detennero il potere dal X fino al XII secolo inoltrato. L'eccessiva frammentarietà dei territori tramandati in eredità condusse alla frantumazione del paese e in questo contesto ebbe origine anche la contea di Vaduz, che nel 1342 che passò immediatamente sotto il potere diretto dell'Imperatore. Nonostante la l'avvicendamento di famiglie regnanti, in seguito all'unificazione con la Signoria di Schellenberg avvenuta nel 1434, i confini dello Stato non furono sottoposti ad ulteriori cambiamenti. I Principi di Liechtenstein di Vienna (ove sorge il castello Liechtenstein) acquisirono la regione, promossa a Principato dell'Impero. Nel 1799 il territorio fu attraversato dalle truppe francesi prima e da quelle russe poi, nel 1806 Napoleone dichiarò il Liechtenstein Stato Sovrano nella Lega del Reno, indipendente fino al 1815, quando entrò definitivamente a far parte della Confederazione Tedesca.
Economicamente isolato, conobbe una prima evoluzione dell'industria tessile dopo aver stretto un'unione monetaria e doganale con la Svizzera nel 1852, cosa che determinò anche una forte emigrazione verso l'America, movimento quasi impossibile da controllare. Lo stato di necessità terminò soltanto dopo la seconda Guerra Mondiale, quando l'unione doganale con la Svizzera, nonché quella monetaria con l'immissione del Franco Svizzero come valuta, diedero l'avvio ad un vero e proprio boom diversificato dell'industria. Il 44% dei lavoratori (dati del 2004) è impiegato nell'industria, che offre le maggiori opportunità nel settore manifatturiero (costruzione di macchine e utensili, impianti, produzione di strumenti di precisione, industria odontoiatrica e settore alimentare) e nell'edilizia. Nel settore dei servizi, che impiega circa il 55% dei lavoratori, prevalgono attività come quella immobiliare, l'informatica e i servizi per le imprese, seguite dal commercio e dalle riparazioni, dalla consulenza legale e amministrativa, da attività assicurative e finanziarie, sanità e servizi sociali, amministrazione pubblica, trasporti e comunicazioni. Massiccio è il fenomeno del pendolarismo dei lavoratori dipendenti (45%) che arrivano dall'estero (dati del 2001), tanto che i dati sul reddito pro-capite annuo per lo stato del Liechtenstein risultano piuttosto imprecisi (PIL 2003: 2,8 Miliardi di Euro). La popolazione è formata per più di un terzo da stranieri e la densità è di circa 214 ab./km2 (le zone montagnose sono praticamente disabitate). Il tasso di disoccupazione è al di sotto del 2,5% (inizio 2006) . Da riesaminare è senz'altro l'idea generale che il Liechtenstein sia un paradiso fiscale (parola d'ordine: segreto bancario!), tuttavia, in seguito alla favorevole situazione delle imposte, circa 85.000 società di holding sono registrate in questo paese, senza essere effettivamente presenti sul territorio! Dal punto di vista turistico il paese è in grado di offrire attività per ogni stagione, fatto confermato dagli oltre 100.000 pernottamenti annuali. Gli amanti degli sport invernali possono dedicarsi allo sci, allo snowboard, a veri e propri tour sciistici, a sci sui ghiacciai, a passeggiate a Malbun (1602m), dove due seggiovie e quattro sciovie die 2000m-Marke brechen. Gli appassionati di sci di fondo trovano il loro paradiso a Steg (1300m), su oltre 15km di piste, in uno scenario naturale assolutamente incantevole, mentre la pista per slittini offre svago proprio a tutti. In estate sono a disposizione oltre 400 km di percorsi montani, tra i quali la famosa "Via Alpina", ma è possibile anche andare in arrampicata o pedalare in sella alla propria mountain-bike. Tra le località che hanno perso il loro charme a causa di una moderna architettura, si staglia l'imponente castello di Vaduz (XII-XVII sec.), residenza della famiglia reggente. Meritano una visita anche i diversi musei presenti in città, come il monolitico cubo del Museo di Arte (2000), il Museo Nazionale o il Museo dello sci. La cultura giovanile del Liechtenstein è particolarmente vivace, numerose sono i gruppi musicali alternativi. Al contrario la cucina conserva la sua veste tradizionale, offrendo agli ospiti gustose specialità quali i "Käseknöpfle" (pasta fresca con formaggio), "Schwartenmagen" (una soppressata) e "Ribel" (un mais che un tempo era il principale piatto naturale della valle del Reno); tra i vini si annoverano lo Chardonnay, il Riesling Sylvaner, e il Gewürztraminer, o il Blauburgunder e lo Zweigelt, tra i preferiti. | |||||||||||||||||||