Occupazione a tempo parziale e tempo minimo - Femmine
Femmine sono svantaggiato rispetto a maschi al mercato del lavoro
Negli ultimi 30 anni in Tirolo il numero di occupati maschi e femmine si sono molto avvicinati (cfr. carta: "Presenza di donne lavoratrici nella popolazione attiva residente"). Non va comunque dimenticato che la percentuale più alta degli occupati, che svolgono un lavoro part-time o un lavoro occasionale accessorio, è registrata fra le donne. Dal confronto di questa carta con quella dell'occupazione a tempo parziale degli uomini risulta che la percentuale di donne senza occupazione a tempo pieno è fino a 10 volte superiore a quella degli uomini. Le semplici percentuali in realtà nascondono una parte della discriminazione delle donne sul mercato del lavoro, ancora oggi esistente. Il motivo principale di tale penalizzazione è l'educazione dei figli, ancora oggi compito quasi esclusivo delle donne.
Occupati - Femmine | ||||
Regione | Tempo parziale | Tempo minimo | Tempo pieno | Percentuale Tempo parziale + Tempo minimo |
---|---|---|---|---|
Tirolo | 36.345 | 11.843 | 88.949 | 35,1 % |
Alto Adige | 25.299 | compresi nel lavoro a tempo parziale | 64.449 | 28,2 % |
Occupati - Maschi | ||||
Regione | Tempo parziale | Tempo minimo | Tempo pieno | Percentuale Tempo parziale + Tempo minimo |
Tirolo | 4.341 | 3.081 | 172.811 | 4,1 % |
Alto Adige | 5.131 | compresi nel lavoro a tempo parziale | 120.231 | 4,1 % |
Particolarmente alta è la percentuale delle donne che svolgono un lavoro part-time nelle regioni in cui in generale è alto il numero delle donne occupate nella popolazione attiva, come ad es. nell'area centrale del Tirolo del Nord attorno a Innsbruck. In questa regione urbanizzata, spesso le donne combinano l'educazione dei figli con un'occupazione a tempo parziale. Nelle zone rurali-periferiche, soprattutto nel caso del Tirolo dell'Est, ci sono molte meno donne occupate, tuttavia la percentuale dei lavori part-time fra le donne è molto più bassa. Sul mercato del lavoro ufficiale in queste regioni è ancora presente una netta divisione dei ruoli, quello della donna lavoratrice a tempo pieno senza figli e quello della casalinga senza occupazione. Questa tendenza è favorita dall'alto numero medio di figli per donna in età feconda nelle zone rurali (cfr. carta: "Quoziente generico di fertilità").
In Alto Adige non ci sono delle differenze così nette fra le varie regioni in termini di occupazione a tempo parziale fra le donne. Più solitamente, il ruolo della "donna casalinga", con bassa occupazione e scarso lavoro part-time si incontra maggiormente nei comuni con un alto tasso di natalità a nord e a est di Bolzano e in parti della Val Pusteria. In base all'orario di lavoro, le donne che svolgono un'attività lavorativa in Alto Adige hanno condizioni lavorative più favorevoli rispetto alle donne occupate a nord del Brennero. La percentuale di donne sul totale della popolazione attiva è più alta (41,7% contro 41,4%) e al contempo è più bassa la percentuale dei rapporti di lavoro part-time (28,2% contro 35,1%).